Il Decreto Legislativo del 27 dicembre 2023, n. 209 riguarda l’attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale. Questo decreto ha l’obiettivo di adeguare i principi dell’ordinamento tributario nazionale ai livelli di protezione stabiliti dal diritto dell’Unione Europea, tenendo conto anche dell’evoluzione della Corte di giustizia dell’Unione Europea in materia tributaria e delle raccomandazioni OCSE nell’ambito del progetto BEPS contro l’erosione della base imponibile.

Alcuni punti salienti del Decreto Legislativo n. 209 includono:

  1. Determinazione della residenza fiscale: Il decreto contiene disposizioni riguardanti la determinazione della residenza fiscale per persone fisiche, società e enti diversi dalle società, al fine di renderla coerente con le prassi internazionali e le convenzioni per evitare le doppie imposizioni.
  2. Recepimento della direttiva (UE) 2022/2523: Il decreto recepisce la direttiva dell’Unione Europea del 15 dicembre 2022 in materia di imposizione minima globale. Tra le misure introdotte vi sono un’imposta minima nazionale per le imprese soggette a bassa imposizione e sanzioni per la violazione degli adempimenti riguardanti l’imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese.
  3. Disposizioni per favorire la compliance in materia di disallineamenti da ibridi: Il decreto contiene anche misure per agevolare la conformità alle norme relative agli strumenti finanziari ibridi.
  4. Disposizioni finanziarie: Il decreto affronta anche questioni finanziarie correlate alla riforma fiscale.

 

Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 avrà sicuramente impatti sui contribuenti italiani. Alcune delle principali modifiche che potrebbero interessare i contribuenti includono:

  1. Imposizione minima globale: La direttiva dell’Unione Europea recepita dal decreto introduce un’imposizione minima per le imprese soggette a bassa imposizione. Ciò potrebbe comportare cambiamenti nei piani fiscali delle aziende e richiedere una revisione delle strategie di pianificazione fiscale. L’obiettivo è garantire che i grandi gruppi multinazionali e nazionali siano soggetti a un livello di imposizione minima pari almeno al 15%sui redditi prodotti in ogni paese in cui operano
  2. Sanzioni: Il decreto prevede sanzioni per la violazione degli adempimenti riguardanti l’imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese. I contribuenti dovrebbero essere informati su queste sanzioni e adottare le misure necessarie per evitare violazioni.

In sintesi, i contribuenti italiani dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi legati al Decreto Legislativo n. 209 e consultare esperti fiscali per comprendere appieno gli impatti specifici sulle loro situazioni finanziarie.

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