Nei post precedenti vi abbiamo presentato la Bulgaria, vi abbiamo spiegato perché è conveniente traferire qui il proprio businesscome si vive bene da pensionati da queste parti e, per i più giovani, come la Bulgaria possa diventare una alternativa appetibile per studiare Medicina o Odontoiatria senza sottostare ai limiti del test di ingresso italiano.

Oggi vogliamo parlare di qualcosa di diverso ovvero di come, una volta che si è deciso per lavoro o per altro di trasferirsi in questo piccolo ma incredibile Paese, è possibile godersi la vita potendo passare in pochi chilometri da spiagge bellissime, a stupende città d’arte fino alla neve delle sciistiche. E lo facciamo fornendovi quindi 5 modi per godersi la Bulgaria!

  • Per non passare per superficiali, parlando subito di vita notturna, iniziamo questa guida discorrendo un po’ d’arte e lo facciamo partendo da quella che, quasi sicuramente, sarà la vostra prima tappa in Bulgaria, Sofia, la Capitale, nonché il principale centro aeroportuale del Paese. Nonostante Sofia non sia parte dei grandi traffici turistici europei possiamo dire senza timore di smentita che si tratta di una Cenerentola che ha solo bisogno di essere scoperta per trasformarsi in principessa. Una città ricca di una storia millenaria, una storia che iniziamo a conoscere nella principale meta turistica della città, la Cattedrale Aleksandr Nevskij, la cui costruzione è terminata nel 1912 e ricorda lo stile bizantino delle chiese principali di questa parte d’Europa. Così come non dovete perdervi la Rotonda di San Giorgio. Non aspettatevi chissacché; è in realtà una chiesetta molto particolare in quanto incastonata in mezzo a tanti palazzoni e circondata da un cortile fatto di rovine romane dei tempi Costantino. Costruita dagli Ottomani, è stata poi ribattezzata come chiesa cristiana. Passando poi dal sacro a profano, chi vive a Sofia ha anche la fortuna di essere a due passi dalla Galleria d’Arte 500, una stupenda rassegna di oltre 2000 opere prodotte non solo dai principali artisti bulgari ma anche da parte di artisti indiani, giapponesi e africani, una vera chicca in cui trovare pezzi d’arte inattesi che, per la sua vastità, viene a volte ribattezzata con il nome di “Louvre della Bulgaria”. Sempre in tema di arte, un altro luogo assolutamente da non perdere a Sofia è il Museo Archeologico Nazionale. Perché visitarlo? Perché attraverso la visita a tale museo avrete la possibilità di conoscere le antiche popolazioni bulgare che, per un motivo o per un altro, non hanno trovato mai troppo spazio nelle narrazioni dei libri di storia italiani. Un motivo in più per conoscerlo. Dal profano ritorniamo al sacro e lo facciamo parlando delle ultime due mete principali del vostro tour “obbligato” a Sofia. La Chiesa Russa e la Statua di Santa Sofia. La prima è un gioiello tipico dell’architettura russa, molto simile per forma e colori alle cattedrali che potete trovare ad esempio a San Pietroburgo. Fu costruita alla fine dell’ottocento e con le sue 5 cupole che alternano il verde all’oro è diventata già da diversi anni Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Chiudiamo il nostro tour a Sofia con la visita alla statua di Santa Sofia, e lo facciamo per un motivo particolare; la statua è un simbolo della città, ma non per la sua bellezza (che oggettivamente non ha), ne perché ha dato il nome alla città stessa (il nome della Capitale deriva infatti dal termine greco che indica la “saggezza); la particolarità di questa statua sta nel fatto che essa rappresenta l’uscita dal comunismo. Fu infatti eretta una volta caduta la cortina di ferro, dopo aver abbattuto la statua di Lenin che si erigeva nello stesso punto.

Biglietti per Cattedrale di Aleksandr Nevskij - Sofia | Tiqets.com

  • Dopo aver assolto agli appetiti culturali possiamo dedicarci a quello che è il piatto forte del divertimento made in Bulgaria, la vita notturna. Per i bulgari, soprattutto per i più giovani, gozzovigliare tra alcool e musica fino a mattina non è una tendenza ma proprio un modo di vivere il divertimento. Ecco perché da Sofia a Plovdiv, passando per Sunny Day e Varna, troverete una marea (e non stiamo esagerando di locali che hanno per orario di apertura quello al quale normalmente la gente il sabato sera finisce di cenare per poi ritirarsi a casa. Qui sarà musica (e fiumi di vodka) fino al mattino; insomma, un vero bengodi per chi è in Bulgaria per business ma vuole anche godersi fino in fondo il denaro faticosamente guadagnato.

 

  • Sempre in tema di divertimento arriviamo al terzo punto. Per la serie “forse non tutti sanno che”, in effetti in pochi, nell’Europa Occidentale, sanno che la Bulgaria è un Paese con una forte vocazione al turismo marino. Se siete qui per affari e volete regalarvi un weekend di sole e mare tenete a mente questi tre nomi; Varna, Burgas e Sunny Day. Sono le tre principali località turistiche sul Mar Nero dove i bulgari vengono a sbrinarsi l’estate. Anche qui il divertimento notturno non vi mancherà così come non avrete difficoltà a trovare hotel di lusso e spiagge bellissime. In particolare vi suggeriamo di iniziare il vostro tour a Sunny Day, famosa per il suo target di turismo medio alto oltre che per le terme, che aggiungono un’ulteriore attrazione alle consuete attività legate al turismo di mare.

Dove andare al mare in Bulgaria | Travel Blog

  • Abbiamo sin qui parlato di mare. Ora parliamo di montagna. Sì perché la fortuna della Bulgaria è quella di, in poche centinaia di chilometri (è poco più grande della Lombardia) , passare dalle spiagge assolate del Mar Nero alle cime innevate dell’interno. Nel Paese sono presenti circa 30 impianti sciistici ma ci limitiamo qui a farvi conoscere i due principali: Bansko e Borovets, con i loro rispettivi 48 e 58 km di piste. Entrambe queste due stazioni sciistiche distano meno di due ore di macchina da Sofia; per cui se vi trovate a lavorare nella Capitale potrete facilmente raggiungerle durante i weekend.

Bansko - Bollettino Neve & Sci

  • Abbiamo iniziato questa guida parlando di cultura e la terminiamo allo stesso modo concentrandoci in questo caso sulle tradizioni, e su una in particolare, di cui ci piace parlare, il Festival del Kukeri. C’è chi la chiama l’Halloween bulgara ma in realtà come significato è più vicina al ringraziamento. È una festa che si tiene alla fine dell’inverno e serve proprio a commemorare la conclusione della stagione fredda e l’arrivo della primavera che con se dovrebbe, si spera, portare prosperità e fertilità. Durante la festa gli uomini si vestono con degli abiti tradizionali fatti con pelli di pecora e lana e con dei caratteristici campanacci attaccati alle cinture. Il rumore di tali campanacci, la musica e i balli, dovrebbero servire a scacciare i demoni dell’inverno favorendo così il passaggio ad un clima più mite. Un’occasione curiosa da non perdere se ci si trova a fine marzo in Bulgaria.