Sappiamo che tanti pensionati italiani, sempre di più a vedere i dati aggiornati, decidono di godersi la loro pensione in Bulgaria. Sappiamo perché lo fanno: si vive bene, il costo della vita è meno della metà di quello italiano e poi, dato non trascurabile, in Bulgaria pagano in media meno della metà delle tasse che pagano in Italia. In soldi (non in soldoni) ciò significa mensilmente su un assegno il cui valore è raddoppiato e meno tassato.

Per poter godere però dei vantaggi fiscali è necessario però effettuare alcuni passaggi. Sì perché il rischio è che al pensionato di cui sopra si vadano applicare sia le tasse italiane che quelle bulgare, secondo quella che viene definita “doppia imposizione”.

Con la doppia imposizione in pratica i cittadini italiani residenti in Bulgaria finiscono non solo per continuare a pagare le tasse in Italia, ma iniziano allo stesso tempo a pagarle anche in Bulgaria. Una Waterloo fiscale assolutamente da evitare e che noi di VR and Partners gestiamo per i clienti che affidano a noi sia la fase di trasferimento in Bulgaria sia la successiva gestione fiscale.

Ma come, un pensionato italiano che decide di godersi la vecchiaia in Bulgaria, deve fare per evitare la doppia imposizione. Come i nostri consulenti fiscali non si stancano di ripetere la chiave di tutto è nelle “convenzioni” in materia fiscale attive tra Italia e Bulgaria. Grazie a tali convenzioni i pensionati che trasferiscono la loro residenza fiscale in Bulgaria possono smettere di pagare le tasse in Italia per iniziare a pagarle solo nel loro nuovo Paese di Residenza.

Per farlo è necessario inviare una semplice comunicazione ufficiale all’INPS della sede in cui si aveva la residenza italiana prima di trasferirsi in Bulgaria. In questa comunicazione che prende il nome di “Modulo EP-I”, in pratica le autorità fiscali bulgare certificano la nuova residenza mettendo così fine alla doppia imposizione.

Perché, se basta un semplice modulo, consigliamo di affidarsi ad esperti fiscali come quelli del team di VR and Partners per evitare la doppia imposizione? Perché purtroppo come sempre accade quando si parla di burocrazia, non sempre le cose filano liscie. Alle volte infatti le autorità fiscali bulgare non si rendono disponibili alla compilazione del suddetto modulo, e potrebbero invece rilasciare in alternativa 2:

  1. certificato attestante la qualità di “residente fiscale”, ai sensi della convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale in vigore tra la Repubblica di Bulgaria e uno Stato straniero;
  2. certificato attestante la qualità di “residente fiscale”, ai sensi dell’articolo 4 della legge interna bulgara sui redditi delle persone fisiche.

Ed è qui che la faccenda si complica perché, non tutti lo sanno e finiscono così nella doppia imposizione, l’INPS accetta solo il primo documento e non il secondo. Un elemento importante a cui fare attenzione se si decide di trasferirsi qui in Bulgaria. Un elemento tra gli altri. Ecco perché sconsigliamo vivamente il fai da te quando si tratta di queste procedure, e consigliamo al contrario di farsi consigliare da esperti del settore come noi di VR and Partners.