Capiamo bene che è ben diverso immaginare di delocalizzare, ovvero spostare dall’Italia alla Bulgaria, una attività smart come può essere quella di freelance, che al più può necessitare di studio, rispetto a delocalizzare un’intera fabbrica.

Però è altrettanto vero che maggiore è l’entità dell’attività economica di cui si sta parlando maggiori saranno i risparmi e quindi i guadagna nel migrare il proprio centro produttivo dall’Italia alla Bulgaria.

Ma partiamo dalle domande di base che ogni buon imprenditore sicuramente si porrebbe in una posizione simile: perché dovrei affrontare un processo complicato come quello di delocalizzare la propria fabbrica, lasciando l’Italia, per approdare in un Paese, magari poco conosciuto, come la Bulgaria?

Le risposte a questa domanda sono molteplici e le vedremo tra breve. C’è però una risposta che vogliamo anticipare che è la seguente: “delocalizzare la propria fabbrica in Bulgaria significa in moltissimi casi salvare la fabbrica stessa”.

Questa risposta non l’abbiamo costruita noi ma ce l’avete data voi, ovvero voi clienti del nostro servizio. Da voi, o meglio da quei clienti che hanno già scelto di avvalersi della consulenza di VR and Partners, abbiamo imparato che in tantissime situazioni la delocalizzazione non è stata altro che l’extrema ratio con cui imprenditori coraggiosi hanno fatto un ultimo importante tentativo per salvare l’azienda. Riuscendoci.

Perché?

  • Se consideriamo la stessa fabbrica con la stessa capacità produttiva e gli stessi ordini in Italia ed in Bulgaria, nella seconda la redditività della fabbrica stessa sarà più che raddoppiata visto che il carico fiscale sulle imprese e sulle persone si ferma alla fatidica soglia del 10%, mentre in Italia l’IRPEF mediamente applicato ad un imprenditore supera il 45%. Ciò significa che su imponibile annuo ipotetico di 100 mila euro, faticosamente ricavato con lavoro e capitali rischiati, il povero imprenditore italiano deve cedere allo Stato la metà dei guadagni, mentre in Bulgaria ne verserebbe solo 10 mila con un guadagno finale per se di 90 euro!
  • Rimaniamo all’interno dell’esempio di prima, ovvero della stessa fabbrica in Italia e Bulgaria, con pari operatività. Ebbene in una situazione del genere l’imprenditore bulgaro riesce a realizzare ulteriori guadagni addizionali grazie ad un costo del lavoro che è un quinto di quello italiano. Un minor costo del lavoro significa minori spese di personale; minori spese di personale significa avere costi produzione più bassi e quindi margini più alti sui ricavi finali. Ma non solo; se si abbassa il costo medio per dipendente da 40 a 10 mila euro annui come avviene nel raffronto tra Italia e Bulgaria, quanto risparmiato può essere utilizzato dall’imprenditore per riuscire a proporre sul mercato lo stesso prodotto ad un prezzo più basso, incrementando così i suoi ricavi.
  • Anche la logistica rappresenta un elemento a favore della Bulgaria. Sappiamo come quella relativa ai trasporti del prodotto rappresenti una voce importante nei costi di ogni impresa produttiva. Ebbene la Bulgaria, grazie a quella che è la sua posizione, non teme penalizzazioni di sorta rispetto a siti produttivi posti ad esempio nel Nord Italia. Innanzitutto perché la Bulgaria, come l’Italia, è un Paese UE e quindi tutto ciò che qui viene prodotto può circolare liberamente verso tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea. In secondo luogo la posizione della Bulgaria non è troppo decentrata rispetto alle maggiori destinazioni di esportazione: Sofia, la Capitale, ad esempio, dista solo mille km (ovvero un giorno di trasporto su camion) da Trieste e quindi dall’Italia, così come da Monaco di Baviera in Germania. Sempre da Sofia è possibile raggiungere in meno di 5 ore Istanbul, porto fondamentale verso tutte le destinazioni dell’Asia Minore e del Mediterraneo.

Riassumendo, se vi state ancora chiedendo come altri imprenditori italiani hanno scelto proprio la Bulgaria per delocalizzare la propria attività produttiva, ebbene ora avete i tre ingredienti chiave di questa scelta: un abbattimento incredibile del carico fiscale, costo del lavoro ridotto di quattro quinti e logistica favorevole.

Come iniziare? Inutile dire che in questi casi è già impossibile anche solo immaginare una sorta di fai da te.

È necessario affidarsi ad agenzie esperte come VR and Partners, che conoscono l’imprenditoria italiana e sanno trovare, essendo in loco, le soluzioni migliori per chi vuole trasferirsi in Bulgaria, curando tutti gli aspetti legali, fiscali, immobiliari ed amministrativi.

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