Noi di VR and Partners, lo abbiamo raccontato più volte su questo blog, ci proponiamo come il supporto aziendale ideale per quelle imprese o anche solo per quei professionisti italiani che vogliono venire a far business in Bulgaria. Li aiutiamo curando gli aspetti relativi al cambio della residenza fiscale; li aiutiamo supportandoli in tutte le fase operative sia all’inizio sia, se richiesto, anche durante il normale ciclo di vita dell’attività economica per gli anni a seguire.
Inevitabilmente dunque, ci troviamo a dover affrontare uno dei problemi tipici della vita di qualsiasi attività economica ovvero l’accesso al credito. Qual è la situazione del sistema creditizio in Bulgaria? Cominciamo col dire che in generale il sistema bulgaro si presenta con forti capitalizzazione e liquidità. Secondo i dati del Ministero degli Affari Esteri italiano (ultimo censimento internazionale del 2018) in Bulgaria si vedono indici economici invidiabili come il la quota di non performing loans al 12.8%, o il coefficiente patrimoniale generale al 20.8% o, ancora, il rapporto tra prestiti e depositi che si attesta al 73%.
Numeri che danno chiaramente l’idea di una economia che gira. Ma quali sono i principali operatori del credito in Bulgaria? A farla da padrone ci sono pochi gruppi: c’è l’italiana Unicredit Bulbank, l’ungherese DSK Bank, o la greca Bulgarian Bank, o ancora, la Raiffesen Bank di origine austriaca. I gruppi sin qui citati coprono oltre la metà del mercato del credito in Bulgaria. Il tasso di interesse medio applicato per il credito al consumo al momento in cui questo post viene scritto (primavera 2022) è del 4.5%.
Sicurezze offerte? Praticamente le stesse di una banca italiane. Considerate infatti che già da diversi anni le banche bulgare recepiscono le procedure europee per il rimborso dei depositi garantiti (conti deposito e conti correnti solitamente fino ad un massimo di 100 mila euro per singolo risparmiatore) e le agenzie di rating hanno una visione tutto sommato positiva del sistema bulgaro (tra BAA e BBB).
